10 film iraniani da vedere assolutamente

La cinematografia iraniana è tra le mie preferiti in assoluto. Nonostante spesso ci siano dei preconcetti che spingono a ritenere i film che arrivano da questa parte del mondo poco in linea con i nostri gusti e i ritmi a cui siamo abituati, la realtà è profondamente diversa. Sebbene sovente queste pellicole parlino di realtà molto lontane dalle nostre, i punti di contatto sono molti, inoltre i cineasti e gli sceneggiatori iraniani sembrano ancora capaci di trovare tematiche, idee e punti di vista originali e, soprattutto, non asserviti all’imperante buonismo da politicamente corretto.

Ecco perché è arrivato il momento di consigliarvi 10 film iraniani assolutamente da non perdere, premettendo che potrebbe non essere così semplice trovarli, visto che di rado sono presenti nei database di Netflix o Amazon Prime Video.

  • Taxi Teheran (2015) di Jafar Panahi

    Il regista è finito nella lista nera del governo iraniano e dunque non ha l’autorizzazione a girare film. Allora si traveste da tassista e riprende (di nascosto) la realtà della società e della gente.

  • Melbourne (2014) di Nima Javidi

    Una coppia sta per lasciare Teheran per trasferirsi in Australia. Poco prima di partire ai due viene affidata dai vicini una neonata per poche ore. La piccola però muore nel sonno…

  • Una separazione (2011) di di Asghar Farhadi

    In una fase molto delicata di una coppia, che ha deciso di separarsi, sopraggiungono una serie di eventi drammatici che complicano ulteriormente le loro vite.

  • Il dubbio – Un caso di coscienza (2017) di Vahid Jalilvand                                                         

  • In seguito a un piccolo incidente tra la sua auto e un motorino, un patologo forense visita un bambino che è stato coinvolto nell’accaduto, ritenendo che non gli sia successo nulla. L’indomani se lo ritrova sul tavolo delle autopsie.

  • Mattone e specchio (1965) di Ebrahim Golestan

    Dopo aver accompagnato una donna a destinazione, un tassista si accorge che lei ha abbandonato sul sedile posteriore un neonato…

  • Il sapore della ciliegia (1997) di Abbas Kiarostami

    Un uomo si mette alla guida e gira in macchina alla ricerca di qualcuno che sia disposto a seppellirlo dopo che si sarà suicidato…

  • Il passato (2013) di Asghar Farhadi

    Rientrato a vivere a Teheran dalla Francia perché non va più d’accordo con la moglie, un uomo deve ritornare a Parigi in seguito alla richiesta di divorzio. Qui scopre che lei ha un nuovo compagno e un difficile rapporto con la figlia.

  • Pane e fiore (1996) di Mohsen Makhmalbaf

    Il regista sta cercando gli attori per girare un film e, durante i provini, si imbatte in un ex poliziotto con cui, vent’anni prima, si era scontrato violentemente durante una manifestazione di opposizione allo Scià.

  • Bashù, il piccolo straniero (1989) di Bahram Beizai

    Durante la guerra tra Iran e Irak, un bambino di otto anni (rimasto orfano) è costretto a scappare dal suo villaggio per rifugiarsi in una regione più sicura dove, però, il colore della sua pelle non è visto di buon occhio.

  • Il cerchio (2000) di Jafar Panahi

    Le storie di varie donne e delle loro difficoltà nel vivere in una società fortemente maschilista, come quella iraniana, si intrecciano restituendo uno spaccato drammatico.