Trama e recensione di Baby Reindeer (2024)

Creata da Richard Gadd

Cast: Richard Gadd, Jessica Gunning, Nava Mau, Shalom Brune-Franklin, Michael Wildman

Baby Reindeer è una delle serie Netflix del momento e, contrariamente all’idea che ci si fa guadando i vari trailer, solo alla fine della visione dei suoi sette episodi ci si rende conto di quanto, in realtà, sia molto più cupa e disturbante di quello che era lecito aspettarsi. Anche le prime due puntate tendono a “ingannare”, perché sembrano trattare principalmente dell’incontro del protagonista Donny Dunn (Richard Gadd, autore anche della sceneggiatura, basata sulla sua reale esperienza di vita vissuta) con Martha Scott (Jessica Gunning), una stalker.

Ma più la vicenda si dipana e più emergono tematiche estremamente complesse e inquietanti, legate alla salute mentale, ai traumi e agli abusi. Tutti temi che vengono affrontati in profondità e senza intenti moralistici, il che è apprezzabile ma che rende anche la visione non sempre facile.

Donny Dunn è un aspirante comico alle prese con la voglia di sfondare nello show business e che, nel frattempo, lavora in un pub a Camden (Londra). Qui incontra Martha, una donna che sembra un po’ sfortunata. Così lui fa ciò che farebbe qualsiasi essere umano decente, ovvero un piccolo gesto gentile, offrendole una Diet Coke.

Mai gesto fu meno lungimirante. Dal giorno dopo, lei trascorre ogni momento al pub, parlando a Donny senza sosta, inventandosi fantasie sulla sua vita estremamente impegnata e glamour. Presto diventa evidente come Martha sia ossessionata da lui. E non passa molto tempo prima che inizino le email. Centinaia al giorno. Piene di errori di battitura e parole sbagliate ma da cui emerge come lei abbia una cotta per lui. E qui mi fermo con la trama.

Baby Reindeer compie un lavoro fenomenale e straziante nell’esaminare come il trauma e gli abusi possano spingere le persone a comportarsi in modi che, agli occhi di chi sta fuori, non hanno senso. L’atteggiamento di Donny con Martha appare inspiegabile, finché non ci rendiamo conto che gran parte di ciò che fa è guidato dalla confusione, dalla disperazione e da una sorta di desiderio di autosabotaggio. Egli, sostanzialmente, si rende conto che gran parte delle problematiche mentali di Martha derivano dai suoi traumi passati e che i comportamenti della donna si rispecchiano nei suoi. E viceversa.

Baby Reindeer è una serie TV che lascia emotivamente scossi, perché è capace di affrontare argomenti straordinariamente difficili con grande delicatezza e cura. Non c’è compiacimento o provocazione fine a sé stessa. I vari episodi ci mostrano semplicemente come abusi e traumi creino problemi così ciclici e insormontabili che possono volerci anni, persino una vita intera, per superare i danni.

Insomma, è una serie da vedere ma anche da affrontare sapendo che non mancano i momenti in cui guardarla risulta impegnativo. Assolutamente degne di menzione sono sia la qualità con cui è realizzata sia, soprattutto, le eccezionali performance dei protagonisti, due che si candidano già come tra i personaggi indimenticabili di questa stagione.

 

 

Voto: 8