Bardo – Falsa cronica de unas quantas verdades (2022)

di Alejandro G. Inarritu

con Daniel Gimenez Cacho, Griselda Siciliani, Ximena Lamadrid, Francisco Rubio  

 

Alejandro G. Inarritu racconta la storia di Silverio (Daniel Gimenez Cacho), un giornalista/documentarista messicano che deve ricevere un premio letterario. Il contesto è una sorta di futuro prossimo distopico (ma non troppo) nel quale gli Stati Uniti hanno conquistato il Messico (con Amazon che ha acquistato la Bassa California…) e questa situazione consente al regista di aggiungere alla trama qualche elemento polemico sulle relazioni tra i due Paesi e sul dramma dei tanti migranti messicani che ogni giorno cercano un futuro migliore negli USA.

Non è certo questo il focus di Bardo – la cronaca falsa di alcune verità, un film che galleggia costantemente tra realtà e sogno, che fa entrare lo spettatore nella testa del protagonista, per muoversi insieme con i suoi pensieri ed emozioni, in uno sballottato viaggio tra quello che è reale e quello che è fantastico.

Ma com’è questo viaggio? Indubbiamente Inarritu mette in mostra tutta la sua maestria come regista, regalandoci sequenze visivamente coinvolgenti ed emozionanti, tra piani sequenza, paesaggi e tramonti che tolgono il fiato. Inizialmente la vicenda scorre in modo anche piacevole: si ride, ci si stupisce, a volte si resta interdetti… ma del resto non è che si può sempre capire tutto, no? Il problema è che i passaggi onirici, in modo particolare nella seconda parte della pellicola, si prendono sempre più spazio, dilatando la visione e mettendo a dura prova la pazienza e la resistenza di chi guarda.

Le 2 ore e 39 minuti di durata sono decisamente troppe e quello che viene raccontato non le giustifica in alcun modo. La goccia che fa traboccare il vaso della sopportazione sono le varie sequenze finali, che ogni volta lasciano pensare che finalmente Bardo – la cronaca falsa di alcune verità, sia finito e che invece si ricollegano con un’altra sequenza… lasciando l’impressione… che non finirà mai!

Insomma il nuovo film di Alejandro G. Inarritu è indubbiamente pieno di cose, alcune capaci di conquistare, altre meno, altre ancora solo irritanti. Ma è soprattutto pieno di sé…

 

 Voto: 5