Diorama (2022)

di Tuva Novotny

con Pia Tjelta, David Dencik, Claes Bang, Ditte Hansen

 

Frida (Pia Tjelta) e Bjorn (David Dencik) si amano, vanno alla grande, si sposano, hanno tre figli, cominciano a comunicare solo per la gestione dei bambini e delle faccende domestiche, smettono di fare sesso tra di loro (e cominciano a farlo con altri), si lasciano e si fanno la guerra. In questa parabola, probabilmente, molti si riconosceranno in parte o totalmente e, ancor di più, riconosceranno la trama di decine di film sui rapporti di coppia.

Diorama, della regista Tuva Novotny (finora più nota come attrice che come regista, cosa che, visto il suo film, non mi stupisce) e disponibile per la visione su Netflix, prova a dire la sua sull’argomento e lo fa muovendosi tra commedia a dramma, senza però riuscire a trovare il giusto bilanciamento.

Le dinamiche tra marito e moglie abbondano di luoghi comuni, con l’aggravante di un ritmo piuttosto basso, che viene ulteriormente preso a picconate dall’infelice scelta di inframmezzare la vita di Frida e Bjorn con vari siparietti in cui bizzarri personaggi, con indosso costumi di animali, e sedicenti esperti psicologi, analizzano la chimica che influenza i rapporti di coppia. E noi spettatori, dopo un po’, avremmo tanto bisogno di un’iniezione di dopamina od ossitocina – così tanto spesso citate dagli “esperti” – per ridestare l’interesse verso la pellicola.

 

 

Voto: 4.5