The dead don’t die (2019)
di Jim Jarmush
con Adam Driver, Bill Murray, Tilda Swinton, Chloe Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover
Gli abitanti della ridente cittadina di Centerville ragionano su una serie di insoliti eventi che sembrano abbiano a che fare con lo spostamento dell’asse terrestre, causato dalle trivellazioni delle multinazionali energetiche. Ma il fatto che non faccia più buio o che gli animali domestici siano spariti è niente rispetto… al risveglio di tutti i morti. Questi zombie, particolarmente ritardati ma sempre affamati, cominciano a fare l’unica cosa di cui sono capaci: mangiare le persone. Alcuni abitanti, in modo particolare il trittico di sceriffi formato da Cliff (Bill Murray), Ronnie (Adam Driver) e Mindy (Chloe Sevigny) e la bizzarra proprietaria delle pompe funebri Zelda (Tilda Swinton), proveranno a… limitare i danni.
Jim Jarmush decide di esplorare il mondo dei film di zombie ma non aspettatevi pathos e tensione, perché in questo I morti non muoiono, l’azione non è esattamente la portata principale. Certo qualche sbranamento sanguinolento e qualche decapitazione ci sono, però tutto avviene in un contesto distaccato e controllato. Le reazioni dei personaggi tendono a essere serafiche, il che permea il film di un che di surreale e quasi canzonatorio della miriade di pellicole che hanno affrontato l’apocalisse dei non morti in modo “serio”.
Non è questo l’obiettivo del regista, che preferisce scherzarci su – e i riferimenti metacinematografici (con smaccati discorsi tra i personaggi su copione e colonna sonora) sono lì a dimostrarlo – ma non fino in fondo. A un certo punto Jarmush decide di offrirci una ramanzina banalotta sulla deriva della società, in cui tutti ormai viviamo come zombie, apatici, indifferenti al prossimo e concentrati solo sul possedere più oggetti possibile. E, come se non bastassero le immagini, ci mette il carico dello spiegone affidato al personaggio che ha abbandonato la società per vivere nei boschi (e che, guarda caso, è l’unico a essere ignorato dagli zombie).
Insomma siamo ben lontani dal livello di altri film del regista, basti pensare al bellissimo Paterson, sempre con Adam Driver. E alla fine I morti non muoiono resta a metà del guado, non abbastanza pauroso, non abbastanza divertente e non abbastanza corrosivo.
Voto: 5
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