Sound of metal (2019)

di Darius Marder

con Riz Ahmed, Olivia Cooke, Lauren Ridloff, Bill Thorpe

Ruben e Lou sono una coppia nella vita ma anche un duo metal che si esibisce per locali, riscuotendo un discreto successo. La loro musica, la loro relazione e il camper che li porta su e giù per il Paese sono le uniche cose di cui sembrano aver bisogno, dopo un passato per entrambi molto traumatico. Ma il continuo bombardamento sonoro ha conseguenze devastanti per le orecchie di Ruben che, improvvisamente, si ritrova a dover fronteggiare la quasi totale perdita dell’udito. Cosa ci può essere di peggio per un musicista?

Sound of metal è un film drammatico ma è anche un viaggio dentro un incubo, quello della perdita della capacità di sentire, quello che costringe a stravolgere completamente la propria vita, imparando ex novo a esprimersi e a interagire con le persone e con il mondo esterno. Da questo punto di vista il lavoro fatto dal regista Darius Marder (al suo esordio dietro la macchina da presa) è indubbiamente degno di menzione, visto com’è riuscito a fare immergere lo spettatore nel dramma di Ruben. Così anche noi, con lui, cominciamo a sentire suoni inizialmente ovattati e poi sempre meno intellegibili, partecipiamo alla sua angoscia, al disagio, alla straniante incapacità di comprendere il linguaggio dei segni.

Il film riesce a farci vivere l’esperienza della sordità e ci lascia frastornati e addolorati. Merito del perfetto utilizzo della componente sonora ma anche del protagonista (Riz Ahmed) capace di trascinarci nel suo baratro di impotenza, sgomento e rassegnazione (e di cui amerete le bellissime t-shirt che sfoggia…). Sound of metal è una bella sorpresa, un film drammatico sorretto da una solida sceneggiatura che non scade mai nel patetico o nel lacrimevole, cui si può perdonare un finale un po’ scontato ma comunque d’impatto.

 

Voto: 7.5