Trama e recensione di The very last morning (Dimineata care nu se va sfârsi – 2016)

Regista: Ciprian Mega

Cast: Ela Ionescu, Ovidiu Crisan, Valeriu Andriuta, Ana Maria Moldovan

L’emigrazione è uno dei problemi più evidenti affrontati dalla società rumena post-comunista. The very last morning si focalizza proprio su una storia all’interno di una comunità di emigranti rumeni, nello specifico a Cipro, ed è quella di Eva (Ela Ionescu) una prostituta che si guadagna in questo modo i soldi da spedire alla madre, in patria, che sta crescendo sua figlia.

Il dramma della donna si intensifica di giorno in giorno perché, per soldi, deve concedersi all’ambasciatore rumeno a Nicosia (Ovidiu Crișan), perché deve combattere con la sofferenza di una figlia lontana, perché a rendere la sua vita ancora più buia arriva anche una diagnosi non esattamente tranquillizzante. Mentre la sua esistenza precipita in un baratro, Eva – che non crede in Dio – sente comunque la spinta ad avvicinarsi a un prete (Valeriu Andriuta) che, contro tutto e tutti, è riuscito nel progetto di edificare una chiesa ortodossa per gli emigrati rumeni.

Il personaggio del prete, che si contende con quello di Eva il ruolo di protagonista di The very last morning, è sicuramente quello che il regista Ciprian Mega sente più “suo”, perché è anch’egli un prete, perché ha firmato la sceneggiatura e perché senza di lui, che ha radunato gli attori e che ha trovato le risorse per iniziare le riprese, il film non sarebbe mai esistito. Un po’ come la chiesa edificata dal pastore a Cipro…

Fortemente imperniato sui dialoghi e sulla strepitosa interpretazione di Ela Ionescu – cui il regista regala un lungo monologo in piano sequenza nel quale lei riesce a condensare tutte le sofferenze di una vita – The very last morning si distingue per la sua narrazione semplice ma potente. Certo, forse anche per il background del regista, a un certo punto la svolta spirituale della protagonista appare eccessivamente repentina, così come il precipitare degli eventi non si intona con il ritmo tenuto fino a quel momento. Detto questo, però, il film ha una sua dignità ed emotività.

Inoltre è un affresco tagliente e preciso della Romania, fatto da lontano – da dove probabilmente la verità si vede più chiaramente – nonché una storia raccontata in modo semplice ma gradevole, nonostante il dramma che va in crescendo.

Se volete sapere dove guardare The very last morning, lo trovate in streaming (in lingua originale con sottotitoli) su Netflix. 

 

 

Voto: 6.5