Trama e recensione di Nosferatu – Il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens – 1922)

di F.W. Murnau

con Max Schreck, Alexandeer Granach, Gustav von Wangenheim, Greta Scroder

 

Classico del cinema horror è uno dei primi film di vampiri mai realizzati. Liberamente tratto dal romanzo “Dracula” di Bram Stoker, presenta alcune differenze sostanziali rispetto all’originale.

La pellicola è nota soprattutto per la sua regia innovativa e il suo stile visivo distintivo. F.W. Murnau utilizza il chiaroscuro in modo creativo, dando vita a un’atmosfera tetra e misteriosa che permea l’intero film. La fotografia in bianco e nero, insieme con le scenografie e i costumi, contribuisce a creare un’ambientazione suggestiva e inquietante.

Il personaggio del vampiro, interpretato da Max Schreck, è una figura terrificante che incarna le paure e le ansie dell’epoca in cui Nosferatu è stato realizzato. La sua figura scheletrica e la sua pelle cadaverica lo rendono un’immagine indimenticabile e iconica del cinema horror.

Il film, nonostante la sua età, riesce ancora a mantenere una forte presenza e a creare un’atmosfera di tensione che coinvolge lo spettatore, il che lo rende una pietra miliare del cinema horror, capace di influenzare e ispirare molti registi successivi.

Voto: 8