Trama e recensione di Walnut Tree (Derakhte Gerdoo – 2020)
Regista: Mohammad Hossein Mahdavian
Cast: Payman Maadi, Mina Sadati, Minoo Sharifi, Mehran Modiri
Sardasht è una cittadina di poco meno di 40mila abitanti (a maggioranza curdi) che, sul finire degli anni ’80 – in piena guerra tra Iran e Irak – è stata colpita da armi chimiche in forza all’esercito iracheno. Walnut Tree dal regista Mohammad Hossein Mahdavian racconta le conseguenze sulla popolazione di questa vigliacca azione ordinata da Saddam Hussein. E lo fa concentrandosi sulla storia (vera) di Ghader (Payman Maadi), un uomo semplice, un marito affettuoso e un padre di tre figli (con un quarto in arrivo).
La sua famiglia è investita in pieno dai mefitici gas velenosi e ben presto le conseguenze diventano drammatiche. Ghader lotterà con tutte le sue forze per proteggere i suoi cari mentre attorno a lui centinaia di persone accusano problemi respiratori, ustioni su tutto il corpo e perdita della vista.
Il film di Mahdavian sceglie una strada da documentario, per raccontare al mondo una vicenda che molti hanno dimenticato. E lo fa con tutta la crudezza e l’angoscia possibili, per colpire duro chi guarda, per trasmettergli l’orrore, la disperazione e la prostrazione di chi, in un istante, ha visto la propria vita sconvolta in modo inconcepibile.
Asciutto, senza speranza, drammatico quasi al limite della sopportazione – anche grazie alle strazianti interpretazioni degli attori, su tutti il bravissimo Payman Maadi (visto in numerose pellicole tra cui i bellissimi e assolutamente da recuperare, About Elly, Una separazione e Melbourne) – Walnut Tree rientra in quella categoria di film difficili da guardare ma necessari.
Dove guardare Walnut Tree? È in streaming su Plex, in lingua originale con sottotitoli in inglese.
Voto: 8
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