Trama e recensione di Broken Rage (2024)

Regista: Takeshi Kitano

Cast: Takeshi Kitano, Nao Omori, Tadanobu Asano, Takayuki Asai

Arrivato alla soglia degli 80 anni, Takeshi Kitano si può permettere di fare i film che vuole. E come li vuole. Del resto nel corso della sua lunga carriera ci ha regalato capolavori come Sonatine, Hana-bi, Dolls e L’estate di Kikujiro, perciò ora se la può anche spassare con questo Broken Rage.

E lo fa unendo due delle sue passioni: i personaggi malavitosi e l’umorismo nonsense (forse non tutti sanno che è lui l’ideatore di Takeshi’s Castle – programma televisivo visto in Italia all’interno di Mai dire banzai – una sorta di versione demenziale dei Giochi senza frontiere).

Il protagonista di Broken Rage è un vecchio killer di nome Nezumi (lo stesso Takeshi Kitano). Lo seguiremo mentre porta a termine alcune missioni, prima di venire arrestato e reclutato come infiltrato dalla polizia. E qui entrano in gioco le due anime del regista, che divide il film in due parti, la prima “seria” – con un Nezumi impeccabile in ogni sua azione – e una seconda, strutturalmente identica alla prima, ma con un Nezumi che ne combina una dopo l’altra, in versione Ispettore Clouseau… Il tutto per una durata di un’oretta, intervallata anche da una sorta di intermezzo con i commenti social di chi sta guardando il film.

Insomma, Kitano si è voluto divertire, togliendosi qualche sfizio e, immagino, facendosi anche qualche risata durante la realizzazione. In questo senso, dunque, Broken Rage non è esattamente un’opera imperdibile ma racconta piuttosto bene le due pesonalità di un personaggio che ha dato un contributo importante al cinema e all’intrattenimento made in Japan.

Se volete sapere dove guardare in streaming Broken Rage, lo trovate su Amazon Prime Video.

Voto: 6