Erasmus in Gaza (2022)
di Chiara Avesani e Matteo Delbò
Per Riccardo è arrivato il tempo dell’Erasmus, ovvero quello di un periodo di studio all’estero prima di prendere la laurea. Impegnato a studiare medicina, il giovane decide di ignorare la piacevole possibilità di trascorrere sei mesi in località come Barcellona, Londra o Parigi per optare per la Striscia di Gaza. La sua non è una decisione “politica” ma è legata alla volontà di trovarsi in un territorio in cui i traumi e le ferite di arma da fuoco sono tristemente all’ordine del giorno, visto il desiderio di diventare un medico di guerra.
Il suo soggiorno lo porterà a entrare in contatto con altri studenti della sua stessa età, con i suoi stessi sogni, desideri e aspettative, frustrati da una realtà in cui il concetto di libertà assume connotati completamente diversi. Cittadini con un passaporto “sbagliato”, i palestinesi non possono lasciare la loro terra in cerca di migliori opportunità, devono convivere con la paura, con il rumore dei caccia israeliani che sfrecciano sulle loro teste e con il fragore delle bombe “di avvertimento”, in attesa di quella destinata all’obiettivo da far saltare in aria.
Erasmus in Gaza è un documentario che racconta una Striscia lontana dalle rivendicazioni di Hamas e dalle marce di protesta stroncate dagli israeliani con la violenza e che racconta come i palestinesi cerchino di dare una parvenza di normalità alle loro vite, che di normale non hanno nulla. In questo senso è estremamente significativo l’atteggiamento dei coinquilini di Riccardo che, durante i bombardamenti, trovano comunque il modo di scherzare e ironizzare sul pericolo e sulla paura.
Merito ai registi Chiara Avesani e Matteo Delbò di aver saputo trovare la giusta chiave di lettura e di offrire allo spettatore un quadro drammatico e angosciante, pur rifuggendo dal facile voyeurismo degli scontri – anche se non manca una raggelante parte in cui i palestinesi arrivano a frotte al pronto soccorso con evidenti ferite da armi da fuoco – e permettendoci di immedesimarci in Riccardo, spettatore catapultato in una realtà lontana anni luce da quella italiana.
Voto: 8
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