Trama e recensione di Follemente (2025)

Regista: Paolo Genovese

Cast: Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Claudia Pandolfi, Marco Giallini, Claudio Santamaria

Nell’era di Tinder e Bumble, Follemente di Paolo Genovese racconta con delicatezza e ironia il primo appuntamento tra Piero (Edoardo Leo) – un insegnante cinquantenne divorziato e con una figlia – e Lara (Pilar Fogliati), una giovane restauratrice trentacinquenne. L’intera vicenda si svolge nell’appartamento di lei, scelta che contribuisce a creare un’atmosfera intima e concentrata.

Chiunque abbia vissuto l’esperienza di un appuntamento “figlio di un’app di dating”, non faticherà a ritrovarsi nelle dinamiche dei due, in modo particolare nell’imbarazzo dei primi minuti, nelle frasi proferite e di cui pentirsi subito dopo, nei dubbi e nelle insicurezze che emergono mentre il tempo passa. Nel caso specifico, lo spettatore, viene catapultato al centro dei mille pensieri che affollano la mente di Piero e Lara – in virtù di un espediente narrativo che ricorda la struttura emotiva del film d’animazione Inside Out – con la narrazione che alterna sapientemente i dialoghi tra i due protagonisti e una rappresentazione visiva delle loro voci interiori, incarnate da quattro personalità per ciascuno.

Il film riesce a mantenere un ritmo incalzante e brillante, offrendo situazioni ora comiche, ora autentiche e nelle quali è facile immedesimarsi, che divertono senza mai cadere nella banalità. Questa leggerezza – che però non è leggerezza emotiva – permette a chi guarda di riflettere sulle insicurezze e sulle dinamiche interiori che caratterizzano un primo appuntamento, rendendo il racconto divertente ma anche umano e sincero.

La scelta di rappresentare simultaneamente otto personalità, se da un lato garantisce a Follemente quel ritmo che la staticità dell’ambientazione domestica avrebbe altrimenti messo a rischio, dall’altro talvolta si traduce in un sovraccarico di dialoghi che risulta confusionario e che trasforma certi scambi tra i “personaggi emotivi” in scenette comiche poco in linea con la semplicità emotiva che il film vuole comunicare. Inoltre, con il progredire della visione, Follemente perde un po’ di freschezza, diventando, nell’ultima parte, prevedibile e didascalico.

Nonostante questi piccoli limiti, il film di Paolo Genovese resta una commedia romantica fresca e riuscita, capace di far sorridere e al contempo di stimolare una riflessione sulle fragilità amorose. E che per questo mi è piaciuta.

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Voto: 7