I tre giorni del Condor (1975)

Trama e recensione de I tre giorni del Condor (Three Days of the Condor – 1975)

di Sydney Pollack

con Robert Redford, Faye Dunaway, Max von Sydow, Cliff Robertson, Michael Kane

Un modesto impiegato di una sezione non operativa della CIA – nome in codice Condor (Robert Redford) – si ritrova invischiato in un gioco molto più grande di lui. Dopo aver segnalato ai superiori il rischio di un complotto internazionale, scampa per pura fortuna alla strage dei suoi colleghi d’ufficio e viene braccato dalla CIA stessa, senza sapere di chi potersi fidare e di chi no.

I tre giorni del Condor è considerato un caposaldo dei film di spionaggio ed è spesso portato a esempio del genere. Fama e consensi potevano essere comprensibili negli anni ’70 – quando la pellicola è stata realizzata – ma, rivista oggi, devo dire che gli entusiasmi sono destinati a scemare. Non tanto perché sia invecchiata male, quanto perché molti elementi della narrazione risultano poco credibili e comprensibili.

Gli agenti che si mettono a dare la caccia al Condor non fanno una gran pubblicità all’Agenzia perché davvero inetti e la sceneggiatura dispensa passaggi assurdi (quando non si incarta nel cercare di spiegare perché tutti ce l’abbiano con il protagonista). Al limite del surreale, poi, la fugace storia d’amore con Kathy (Faye Dunaway), prima sequestrata, poi velocemente pronta a concedere le sue grazie (del resto parliamo pur sempre di Robert Redford!). Questa parte è davvero debolissima e sembra più la risposta alla richiesta di qualche produttore – “ma una scena di sesso nel film non c’è?” – che una reale necessità nello sviluppo della trama.

Insomma non voglio certo dire che I tre giorni del condor sia un brutto film o che non si lasci guardare volentieri ma più di questo non va, nonostante la qualità del regista Sydney Pollack e del cast, di cui fanno parte – oltre a Redford e alla Dunaway – un Cliff Robertson dalla fissità espressiva disarmante e un Max von Sydow un po’ gigione ma lui sì perfetto nei panni del mercenario Joubert.

Voto: 6