Sheytan vojud nadarad (2020)

di Mohammad Rasoulof

con Baran Rasoulof, Mohammad Seddighimehr, Mohammad Valizadegan, Zhila Shahai

 

In Iran la pena di morte è regolarmente applicata e, tenendo conto della natura del regime, spesso le condanne riguardano prigionieri politici e oppositor… anche recentemente l’opinione pubblica internazionale è rimasta scioccata da alcune esecuzioni. Secondo il Codice penale iraniano l’età minima per poter essere condannati e impiccati è di 15 anni per i maschi e addirittura di 9 (!!!) anni per le femmine…

Questo breve e terribile preambolo serve a introdurre ll male non esiste, film di Mohammad Rasoulof, altro regista – come il più celebre Jafar Panahi – malvisto dal regime iraniano e per questo osteggiato, impossibilitato a espatriare e costantemente a rischio incarcerazione. Perché i suoi film vanno a toccare temi sensibili e criticano, nemmeno troppo velatamente, chi governa la nazione. Nel caso di questa pellicola il tema è proprio quello della pena di morte.

Il film è strutturato in quattro episodi differenti, slegati tra di loro ma tra i quali scorre il denominatore comune delle esecuzioni, che – e questo è un aspetto che molti ignorano – vengono portate a termine da funzionari statali come da militari di leva, cui spetta il compito di togliere lo sgabello da sotto i piedi dei condannati… e che ricevono tre giorni di licenza come premio.

Il male non esiste indaga proprio sugli stati d’animo di questi boia, che si trovano loro malgrado a dover svolgere un compito quanto mai ingrato e che reagiscono chi con l’indifferenza di un lavoro diventato una routine, chi rischiando la vita pur di non contravvenire ai propri principi, chi ancora accettando il fardello del senso di colpa come inevitabile…

Film intenso, magari non esattamente azzeccato nella sua formula a episodi – che appaiono scollati tra loro ma allo stesso tempo eccessivamente simili nello sviscerare la tematica – resta comunque una visione che segna nel profondo e che ci mostra come sia facile darsi delle giustificazioni e banalizzare l’atto più estremo che si possa compiere, ovvero togliere la vita a un altro essere umano… 

 

 

Voto: 7