Le verità (2019)
di Hirokazu Koreeda
con Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke, Manon Lenoir
Fabienne, un’attrice ormai al tramonto della sua carriera e che ha un’altissima considerazione di se stessa (interpretata da Catherine Deneuve, a cui il ruolo sembra calzare alla perfezione), scrive un’autobiografia nella quale si concentra soprattutto su di sé, mistificando la realtà (curioso che il titolo del libro sia “La verità”) e in questo modo scontentando chi la circonda.
A cominciare dalla figlia (Juliette Binoche, decisamente meglio ne Il gioco delle coppie), arrivata dagli Stati Uniti per l’occasione, con marito (Ethan Hawke) e figlia al seguito. La forzata riunione familiare farà emergere i dissidi all’interno della cerchia di persone che circondano la diva e ben presto il passato chiederà il conto… o almeno sulla carta dovrebbe essere così.
Il problema principale del film – prima incursione del regista giapponese Hirokazu Koreeda (di cui ricordo l’ottimo Un affare di famiglia) fuori dai confini nipponici – è proprio come queste verità non siano poi così sconvolgenti. I vari personaggi che dovrebbero evidenziare traumi legati al comportamento egoreferente di Fabienne non sembrano poi aver vissuto vite drammaticamente rovinate. Anche la morte, imputabile alla stessa Fabienne, di un’attrice strettamente legata a lei e alla figlia, viene buttata lì un po’ a caso, senza in alcun modo suscitare empatia in chi guarda.
Ecco, quello che non funziona de Le verità è proprio questa mancanza di solidarietà con i (presunti) drammi che i protagonisti vivono. La vicenda è raccontata con toni lievi e l’impressione è di assistere a problemi di persone che… problemi non ne hanno. Certo qualche siparietto spiritoso della Deneuve si lascia apprezzare ma è ben poca cosa, anche tenendo conto di interpretazioni piuttosto svogliate, con il povero Hawke costretto in un ruolo totalmente inutile ai fini della narrazione.
Dal regista e da un cast di questo livello era lecito attendersi molto di più. Invece quello che resta è un film inconsistente, noioso e che finirà ben presto nel dimenticatoio.
Voto: 4.5
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