Trama e recensione di Pietà per i giusti (Detective Story – 1951)

Regista: William Wyler

Cast: Kirk Douglas, Eleanor Parker, William Bendix, Cathy O’Donnell, George Macready

Adattato da Detective Story (che è anche il titolo originale del film), uno spettacolo teatrale del 1949 di Sidney Kingsley, Pietà per i giusti è un dramma poliziesco incentrato sui personaggi e che raggiunge alti livelli di intensità e dinamismo senza bisogno dell’azione. Proprio per la sua natura teatrale, infatti, la storia si svolge senza soluzione di continuità in un unico set, ovvero una frenetica stazione di polizia di New York, in cui si alternano personaggi e situazioni di tutti i tipi.

Sebbene un po’ datato a causa dell’epoca in cui è stato girato – siamo all’inizio dei “moralistici” anni ’50 – il film vede dietro la macchina da presa uno dei più grandi registi dell’epocaWilliam Wyler – e ha in Kirk Douglas il protagonista, nel ruolo di James McLeod, un detective dall’approccio duro e inflessibile, che svolge il suo dovere con una freddezza e professionalità che potrebbero essere facilmente scambiati per zelo.

Jim raramente nasconde il suo disprezzo per la malavita con cui spesso deve confrontarsi, ma per Karl Schneider (George Macready), un medico screditato, il suo disgusto è particolarmente evidente. L’uomo è accusato dell’omicidio di diverse giovani donne attraverso le sue attività di intermediario per adozioni illegali. In realtà non è difficile pensare che si parli di aborti piuttosto che di adozioni e qui la sceneggiatura la prende molto alla larga, glissando sulla reale natura dei traffici del medico, per evitare l’implacabile scure della censura

Jim non sa ancora che, prima di conoscerla, la sua devota moglie Mary (una bellissima Eleanor Parker) era rimasta incinta di un altro uomo e che si era avvalsa dei servigi di Schneider, con il risultato che da allora è diventata sterile. Quando questa verità viene rivelata, il mondo del detective inizia improvvisamente a crollare…

Oggi è indubbiamente facile sorridere delle timide allusioni all’aborto e al sesso prematrimoniale (che, come detto, sono senza dubbio la conseguenza della pesante censura dell’epoca), ma Pietà per i giusti è stato un autentico pioniere per la sua epoca nel trattare questi argomenti nonché il precursore dei realistici drammi polizieschi che avrebbero dominato il cinema e la televisione nei decenni successivi. Per questo e per come riesca ancora oggi a regalare tensione e pathos, è da considerarsi una pietra miliare e dunque un film che vi suggerisco di recuperare.

Volete sapere dove guardare Pietà per i giusti? È disponibile per l’acquisto o il noleggio su AppleTV.

 

Voto: 8