The bad guy (2022)
di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi
con Luigi Lo Cascio, Selene Caramazza, Claudia Pandolfi, Vincenzo Pirrotta
Davvero Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio) non pensava che potesse finire così. Dopo una vita dedicata a combattere la mafia e in particolare a mettere le mani sul super latitante Mariano Suro, il magistrato, infatti, si ritrova con l’infamante accusa di essere colluso con la criminalità e a dover scontare quindici anni di galera. Un, per lui, fortunato incidente gli permetterà di cercare la sua vendetta, sotto mentite spoglie, agendo all’oscuro della sorella carabiniere (Selene Caramazza) e della moglie avvocato (Claudia Pandolfi).
Sceglie un taglio insolito questa The bad guy, serie TV in sei episodi disponibili su Amazon Prime Video, che sembra quasi prendere ispirazione da un fumetto. L’ambientazione siciliana è movimentata dall’assenza di una precisa collocazione temporale – l’isola è persino collegata al continente dal Ponte sullo stretto! – mentre i personaggi si muovono costantemente tra realismo ed eccessiva caratterizzazione. Certo, talvolta ne vengono fuori delle macchiette ma l’impressione è che gli autori non abbiano voluto prendersi troppo sul serio e portare alcune situazioni volutamente al limite della farsa.
Il risultato è nel complesso piacevole, sebbene l’hype creato dalle prime due/tre puntate, non trovi adeguato riscontro in quelle successive, nelle quali i colpi di scena appaiono un po’ forzati, con il risultato di diluire in parte il pathos. Anche se violenza, sangue e omicidi non mancano.
Buona parte dei dialoghi sono in siciliano, perciò potrebbero essere d’aiuto i sottotitoli. Il finale – senza che vi sveli nulla – è molto più che aperto… diciamo che una seconda stagione appare scontata. Nel complesso The bad guy trova una chiave originale e persino divertente per parlare di mafia, cosche e stragi. Sebbene a tratti un po’ stucchevole e sebbene non mantenga tutte le premesse iniziali, nel complesso si rivela una serie ben fatta.
Voto: 6,5
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