Wanna (2022)

di Gabriele Immirzi

con Wanna Marchi, Stefania Nobile

 

Wanna Marchi è stata uno dei personaggi più popolari e controversi della televisione a cavallo tra gli anni ’80 e il 2000. Regina delle televendite, celebre per i suoi modi aggressivi, le sue espressioni – “d’accordooo!” – e i suoi prodotti di bellezza e per dimagrire (chi non si ricorda dello “scioglipancia”?), ha saputo creare, insieme con la figlia Stefania Nobile e, in un secondo momento, con il “maestro di vita” Do Nascimento, un vero e proprio impero multimiliardario.

Molti ricorderanno le sue trasmissioni, le sue ospitate in programmi di ogni tipo, i suoi tormentoni… E molti ricorderanno anche la sua fragorosa caduta, tra truffe e minacce a clienti, arrivati a sborsare decine se non centinaia di milioni per i suoi amuleti, pensati per scacciare il malocchio, certificato dal sale che non si scioglieva nel bicchiere…

A questo controverso e sgradevole personaggio è dedicata Wanna, miniserie in quattro episodi, disponibile su Netflix. La serie ripercorre le varie tappe della vita della donna, in ordine cronologico, e lo fa miscelando materiale d’archivio a interviste ai protagonisti, comprese Wanna Marchi, arzilla ottantenne che non ha perso grinta e schiettezza, e la figlia Stefania, anch’essa combattiva e impunita nell’atteggiamento.

Il documentario ha il merito di tirare in causa i vari protagonisti, permettendo loro di raccontare la propria versione dei fatti e facendo emergere, in modo particolare, come madre e figlia siano tuttora convinte, dopo una condanna, ormai scontata, a 9 anni di carcere, di aver subito un torto e incapaci di vedere la colpa nell’essersi approfittate di migliaia di persone disperate, ignoranti e subissate dai problemi.

Wanna è uno spaccato di un’Italia intrallazzona, a suo modo ingenua, scaramantica e credulona. Un viaggio a ritroso in un tempo che appare più lontano di quanto in effetti non sia – sono passati una trentina d’anni – e che ha permesso a una persona scaltra e senza scrupoli di arricchirsi in modo vergognoso, proponendo creme che non funzionavano, numeri del lotto fortunati che non uscivano e sale magico che non scompariva magicamente nell’acqua…  

 

 

Voto: 6.5