An inspector calls (1954)

di Guy Hamilton

con Alastair Sim, Arthur Young, Olga Lindo, Eileen Moore, Brian Worth

Netflix comincia a inserire nel suo database anche film non recenti e perfino qualcuno in bianco e nero. È il caso di An inspector calls, pellicola inglese datata 1954, non particolarmente nota ma meritevole di una visione. Siamo nel 1912 e l’ambientazione è quella della casa della ricca famiglia borghese Birling, che sta festeggiando il fidanzamento della figlia con l’affascinante mister Croft.

A rovinare la serata ci pensa l’ispettore Poole che, inaspettatamente, si presenta per comunicare il suicidio di una giovane donna di nome Eva Smith. Ben presto i vari componenti il nucleo familiare realizzano che potrebbero aver avuto un ruolo in questo gesto disperato.

Film teatrale che si svolge essenzialmente all’interno di una villa – a eccezione di alcuni flashback che mostrano le relazioni dei personaggi con miss Smith – svela le sue carte passo dopo passo, mettendo i vari componenti della famiglia Birling di fronte alle loro responsabilità e a un senso di colpa con cui, da buoni e facoltosi esponenti dell’alta società, ritengono di non dover avere a che fare.

Interessante poi come il regista Guy Hamilton (noto per aver successivamente diretto diversi film di 007, tra cui Vivi e lascia morire e Missione Goldfinger) affidi alle nuove generazioni la sensibilità dell’assunzione delle proprie responsabilità mentre gli anziani genitori tendono a crogiolarsi nel loro status di intoccabili.

An inspector calls è un film ben costruito, che sorprende e che è impreziosito dall’interpretazione di Alastair Sim nei panni dell’ispettore, il cui volto e le cui espressioni spiccano su quelle del resto del cast. Della pellicola è stato realizzato anche un remake nel 2015 con protagonista David Thewlis

 

Voto: 7