Figli/Hijos (2001)
di Marco Bechis
con Carlos Echeverria, Julia Sarano, Stefania Sandrelli, Enrique Pineyro
Sul finire degli anni ’70, l’Argentina conosce una delle pagine peggiori della sua storia, con migliaia di oppositori del regime spariti nel nulla (i tristemente famosi “desaparecidos”) ma in realtà torturati e uccisi in modi terribili. Tra le varie crudeltà inflitte, una delle più spietate era la sottrazione alle madri dei figli appena partoriti, direttamente in sala parto, e poi consegnati ai membri del regime, che li crescevano nascondendo loro la verità.
Il film di Marco Bechis si concentra proprio su questo aspetto, raccontando la storia di una ragazza argentina (Rosa, interpretata da Julia Sarano) che, venuta a conoscenza della verità sulla sua nascita e sull’esistenza di un fratello gemello, si mette a cercarlo, trovandolo in Italia. Dopo averlo raggiunto, comunica a Javier (Carlos Echeverria) la verità, gettandolo nell’incredulità e nello sconforto.
Il tema trattato da Figli/Hijos è di quelli di cui tutti dovrebbero essere a conoscenza, dunque da questo punto di vista lo sforzo compiuto dal regista è assolutamente apprezzabile. Peccato però che Bechis abbia preferito puntare non tanto sul racconto, sulle reazioni e sulle emozioni dei protagonisti, in particolare quelle che sarebbero venute fuori nel confronto tra Javier e i suoi genitori (che in realtà non sono tali), con l’obiettivo di dare cuore alla vicenda, quanto sulla sottrazione, intesa come privazione di tutti questi elementi.
Convinto che i film d’autore debbano soprattutto essere fatti di silenzi, Bechis ce ne regala in grande quantità, togliendo buona parte dei momenti di dialogo e preferendo gli inseguimenti, con i due fratelli ritrovati che scappano l’uno dall’altro in continuazione, pur di non esprimere a parole quello che provano. Peccato perché il tema avrebbe meritato ben altra sensibilità e magari anche attori di livello superiore, perché con le parole ridotte al minimo sindacale dovrebbero essere almeno i volti a trasmetterci qualcosa e invece…
Se vi interessa l’argomento, vi consiglio la visione del decisamente meglio riuscito Argentina 1985, tra i candidati all’Oscar 2023 come miglior film straniero.
Voto: 5
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