Trama e recensione di Signore e signori, buonanotte (1976)
di registi vari
con Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi
Film a episodi, formula che tanto andava di moda nel cinema italiano degli anni ’70, Signore e signori, buonanotte (che infatti è del 1976) raduna davvero quanto di meglio la nostra industria cinematografica era in grado di offrire in quegli anni. Sia a livello di regia – emergono gli importanti nomi di Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni, Mario Monicelli ed Ettore Scola – sia di attori – da Vittorio Gassman a Nino Manfredi, da Marcello Mastroianni a Ugo Tognazzi, per arrivare anche a Paolo Villaggio e Adolfo Celi.
Il cast e le menti dietro a macchina da presa e alla sceneggiatura lasciano immaginare che la pellicola sia di quelle imperdibili. In realtà non è esattamente così, nonostante il lodevole impegno a cercare di proporre una satira graffiante dei malcostumi e dei malvezzi italici dell’epoca. Come ogni film di questo tipo – qui il filo conduttore è un telegiornale condotto da Paolo T. Fiume (Marcello Mastroianni), con i vari episodi proposti sotto forma di servizi – il livello è piuttosto altalenante.
Alcuni episodi sono più riusciti, altri molto meno. In linea di massima l’ironia si indirizza verso la politica e la corruzione, con esiti piuttosto prevedibili e che probabilmente potevano risultare corrosivi all’epoca ma che, visti adesso, fanno al massimo sorride. E qui subentra l’altro grosso problema di Signore e signori, buonanotte, ovvero che si ride pochino e spesso l’espediente per strappare una risata vira verso la volgarità o l’umorismo scatologico (si veda l’episodio di Tognazzi bloccato nel bagno intasato…).
Insomma l’impressione è che questo film sia invecchiato male, che il tempo abbia diluito la sua carica corrosiva e che non basti il mestiere dei grandi attori che lo interpretano – su tutti il Tognazzi (che del resto è sempre un valore aggiunto, anche in film modesti come la Stanza del vescovo) nei panni del pensionato in gravi ristrettezze – per renderne interessante la visione.
Lo trovate in streaming su RaiPlay.
Voto: 5,5
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