The playlist (2022)
di Per-Olav Sorensen e Hallgrim Haug
con Edvin Endre, Christian Hiillborg, Petra Hansson, Ulf Stenberg, Joel Lutzow, Janice Kavander
Nato come servizio di streaming musicale, Spotify è diventato il punto di riferimento per chiunque voglia ascoltare musica senza limitazioni. La sua nascita, le idee, i sogni, le utopie e gli straordinari colpi di genio dietro le soluzioni adottate vengono raccontati in The playlist, miniserie in sei episodi disponibile su Netflix.
Non si tratta di una docuserie ma di una narrazione romanzata della storia di Daniel Ek (Edvin Endre) e Martin Lorentzon (Christian Hillborg), i due visionari svedesi che hanno pensato di poter rivoluzionare il mondo della musica, mettendo un freno alla dilagante pirateria e contrastando (meno di quanto avrebbero voluto…) il monopolio delle case discografiche.
La serie diretta da Per-Olav Sorensen e Hallgrim Haug sceglie un approccio particolare, ovvero quello di raccontare la stessa storia da punti di vista differenti, quelli di sei persone che hanno avuto un ruolo determinante nella nascita di Spotify. Oltre ai succitati Ek e Lorentzon, vedremo dipanarsi la vicenda anche dagli occhi del capo dei programmatori, della responsabile legale, del capo di Sony Svezia e di una cantante. Pur con qualche sovrapposizione, i racconti permettono di sviscerare i fatti, tra l’ostracismo delle major discografiche, la perenne mancanza di fondi a disposizione di Spotify e l’intransigente genialità di Ek.
La vicenda incuriosisce, il ritmo si mantiene sempre alto, i sei episodi scorrono via bene e delineano in modo particolare la figura di Daniel – prima eroe duro e puro poi sempre più ricco e disposto ad accettare compromessi – spingendo la vicenda persino nel futuro, così da lanciare il sasso dello sfruttamento di migliaia di musicisti che, pur non potendo non essere su Spotify, non ne ricavano a sufficienza per vivere della loro musica.
The playlist è indubbiamente un buon prodotto, un po’ nerd (se amate il genere, merita una chance anche Il codice da un miliardo di dollari) e con qualche passaggio ridondante. Certo l’argomento potrebbe non infiammare i cuori di tutti ma, a mio giudizio, merita una chance anche se di Spotify vi importa poco…
Voto: 6.5
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